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martedì 21 ottobre 2014

In libreria.... A Schweinfurt!

Che ho cambiato città, e soprattutto Paese, l'ho già scritto in un post di qualche settimana fa. Di recente, ho pubblicato, sul mio blog "privato", alcune foto dell'autunno tedesco, di questa meravigliosa stagione che ho trovato ad accogliermi in Baviera. 

Oltre a esplorare la natura e i colori della mia nuova casa, passeggio anche per la città, entro nei negozi, faccio acquisti, parlo e lascio che mi parlino in tedeschisc, una mescolanza di tedesco e inglese nella quale mi sorprendo, qualche volta, anche a pensare in casa da sola, magari mentre mi preparo il pranzo.

E ovviamente, tra i vari negozi in cui entro ci sono anche le librerie. Per adesso ne ho frequentate tre: due fanno parte di due catene, e una invece sembra essere proprio una libreria indipendente.


Praticamente nel cuore di Schweinfurt c'è la Hugendubel, che assomiglia un po' alla nostre Feltrinelli e Mondadori, anche se più in grande, e in un centro commerciale poco distante dal centro della città c'è Thalia, altra catena che qui ha un punto vendita secondo me piccolino.
Alla Hugendubel vado praticamente tutti i giorni, quasi ogni volta che esco e attraverso il centro. Ogni volta scopro cose nuove. è davvero simile a una libreria italiana, i libri sono disposti nelle stesse studiatissime pile se sono nuove uscite o allineati in ordine alfabetico sugli scaffali se sono "classici" o comunque non recentissimi. Interessante come alla Hugendubel i romanzi storici siano separati dagli altri: a Torino non avevo mai notato niente di simile.
Sono immense le sezioni di libri dedicati agli hobbies: cucina, giardinaggio, auto / moto / bici, come quella dedicata ai viaggi e allo studio delle lingue straniere. Sembra che qui si respiri una maggiore apertura verso l'esterno, l'altro.

Libri per lo studio delle lingue straniere da Thalia
Libri di cucina all'Hungendubel



Una cosa per me bellissima è che si trovano esposti anche i libri scolastici: mi fermo spesso a consultare grammatiche latine scritte per gli studenti tedeschi, e le analogie tra le due lingue mi colpiscono sempre, prima o poi me ne comprerò una.. Sono strana, lo so.

Libri scolastici da Thalia
Ma cioè che davvero rende queste librerie diverse dalle nostre è il contorno: si trovano gadget di ogni genere, che a volte c'entrano anche poco con i libri. Tazze, sciarpe, cappellini, oli essenziali, lampade per l'aromaterapia, di tutto. 

Una "copertina" per i libri!


In un certo senso, soprattutto la Hugendubel, queste librerie sembrano più un luogo di svago e meno di cultura. Ma quando entro all'ora di pranzo, e vedo persone di ogni età stese a leggere sulle poltroncine rosse, le vedo come un luogo di incontro, di scambio.

Le poltroncine...



E l'ultima libreria, quella indipendente? è proprio nel cuore di Schweinfurt, nella piazza del Rathaus. E, non devo neanche dirlo, è quella dove mi sono sentita la benvenuta. Dopo cinque minuti, durante i quali giravo spersa tra gli scaffali, mi è venuta incontro la proprietaria, con un "Can I help you?" che mi ha fatto capire che mi aveva identificata come straniera. E mi ha aiutata davvero, è andata nel settore bambini e, dopo essersi informata sui miei gusti, mi ha mandata alla cassa con un'edizione ridotta di Oliver Twist, assicurandomi che sì, "you can read it". 
E io mi metto d'impegno, perché quella signora mi è simpatica. 
..Casa!

N.B. : Non è un post sulle librerie tedesche in generale, o sulle librerie tedesche contrapposte a quelle italiane. Si tratta solo delle mie impressioni sulle librerie di Schweinfurt che conosco.

lunedì 22 settembre 2014

Una scatola di libri --> destinazione Schweinfurt!

...Piccolo post di aggiornamento personale, che spero possa rispondere anche alle domande di alcuni autori / editori che mi hanno contattata in questi giorni.
I miei libri preferiti, più una nuovissima edizione di Alla ricerca del tempo perduto, sono in uno scatolone, pronti a trasferirsi in Germania insieme a me. Per saperne di più, potete leggere qui e qui...

A dirla tutta, è possibile che lo scatolone non trovi posto in macchina domani, e debba rimanere qui in garage ancora quindici giorni. Ma.. dentro cosa c'è? Ci sono parecchi Mini Mammut, I miserabili di Hugo, il Diario di Etty Hillesum, Povera gente e Il giocatore di Dostoevskij, L'insostenibile leggerezza dell'essere di Milan Kundera e altri che proprio non ricordo. Essenzialmente, per ora (o tra due settimane) vengono con me i libri non ancora letti: per portare anche gli altri, quelli del cuore, ci sarà tempo durante le vacanze di Natale.

E se lo scatolone non trovasse posto in macchina?
Niente paura! Ho con me il mio Kindle, che mi farà compagnia già durante il viaggio, sul quale al momento sto leggendo Guerra e pace, che sta diventando per me un rifugio dal nervosismo. E in uno zainetto,a forza, ho infilato La ragazza che hai lasciato di Jojo Moyes: insomma, uno "pesante" e uno "leggero".

A chi mi ha contattato per avere recensioni o presentazioni chiedo un po' di pazienza, e di riscrivermi a metà ottobre: credo che le prossime settimane saranno... complesse.

giovedì 11 settembre 2014

A proposito di... "Il malinteso" - Irene Némirovsky

L'amore che nasce dalla paura della solitudine è triste e forte come la morte.

Tra le letture di agosto, non recensite, c'è anche Il malinteso, di Irene Némirovsky. Di quest'autrice avevo già letto Il ballo che non mi aveva lasciato molto, forse anche perché non amo i racconti: su consiglio di mia mamma ho perseverato, e la scelta è caduta proprio su Il malinteso, da lei molto amato.

Sempre la mamma mi ha riferito che su un gruppo Facebook un lettore di sesso maschile (non so come risalire al nome della persona che sto per citare, e mi dispiace, siccome sto costruendo un post intorno alla sua frase) aveva scritto che Il malinteso è il libro che ogni donna dovrebbe leggere.
Questo ha generato in me (e non solo, anche negli amici del gruppo Scusate, devo andare leggere) diverse riflessioni.
Sicuramente Il malinteso è un libro adatto a un pubblico sia maschile sia femminile, avendo molto da insegnare (nella misura in cui un libro può insegnare qualcosa) sui rapporti sentimentali tra uomo e donna, sulle difficoltà di entrambi di gestire emotivamente una relazione difficile.
Eppure, anche io penso che ogni donna dovrebbe leggerlo.

Forse lo penso perché mi sono riconosciuta molto in quanto descritto, e l'ho trovato in un certo senso... catartico (potrei anche dire terapeutico, ma è una parola che non mi piace).
Leggere Il malinteso, per me, è stato un po' come guardarmi allo specchio e, come spesso succede, quello che ho visto non mi è piaciuto.
Il romanzo, in quelle che credo siano un centinaio di pagine, racconta la storia di un adulterio: a essere sposata, oltretutto a un uomo facoltoso, è lei, Denise, mentre Yves è uno sfortunato impiegato, con l'anima devastata dalla guerra.
è un amore sfortunato e difficile, il loro. I muri dell'incomprensione sono alti, troppo. Non riescono ad avvicinarsi, ed è soprattutto lei a essere incapace di godersi la spensieratezza e la serenità. è sempre preda dell'angoscia, vive aspettando che suoni il telefono, che lui la raggiunga o le chieda di vedersi, e anche mente sono insieme non riesce a smettere di tormentarsi, di porsi domande su ogni suo minimo atteggiamento.  Non riesce a gioire del momento presente, vive nell'angoscia di quello che sarà dopo, attende già il prossimo incontro, si nutre di ansia e dolore, in una nevrosi perenne che distruggerà entrambi, a causa di un... malinteso.


Il malinteso è la storia di un adulterio, è vero. Ma l'atteggiamento di Denise è accostabile a quello di tante di noi alle prese con una relazione malata, che nasce quasi sempre dalla paura della solitudine, che tutte conosciamo, più o meno.
Se tra le lettrici donne vi è qualcuna che non l'ha mai vissuta, che non conosce l'ansia e il timore di Denise... bene, la invidio anche un po'. Ma penso che nessuna donna potrà uscire indenne da questa lettura, e non riconoscere nella sfortunata protagonista almeno un pezzettino di sé.

A tutto questo aggiungete una prosa delicata, meravigliose metafore e una Parigi vivacissima...

Non erano le sue carezze a tenerla legata  a lui (...) non era felice tra le sue braccia, 
sempre tormentata da un'indefinibile angoscia, sorda e avida come un dolore profondo di cui si sente la presenza ma al quale non sappiamo dare un nome.

Presentazione: "Flamefrost - Insieme controcorrente" - Virginia Rainbow


Presento ancora una volt un romanzo di un'autrice indipendente. Si tratta del secondo volume della trilogia Flamefrost, di Virginia Rainbow.



NOME: Virginia Rainbow

TITOLO DEL LIBRO: “FLAMEFROST Insieme controcorrente”

GENERE: romance-fantascienza

EDITORE: autopubblicato con la YOUCANPRINT

USCITA: agosto 2014

NUMERO DI PAGINE E PREZZO:   292 pagine  prezzo 15,90


PAGINA FACEBOOK FAN
PAGINA PROFILO AUTORE

Per informazioni riguardo l’e-book ed eventuali sconti, contattare direttamente l'autrice alla mail : virgy72@aliceposta.it
o alla chat del suo profilo autore


Trama

Il rapporto tra Sarah e Gered è arrivato a rottura, ma nessuno può prevedere gli eventi che li porteranno ad avvicinarsi di nuovo. Una serie imprevista di difficoltà cambierà per sempre la vita di Sarah e porterà Gered ad affrontare il biasimo e il contrasto della famiglia.
In una escalation di fughe rocambolesche e momenti di suspense, si dipana il destino dei due protagonisti, che nel frattempo maturano e imparano a rapportarsi fra di loro.
Li accompagnano amici fidati disposti a tutto per servirli e proteggerli da chi li ha traditi nel modo più vile.
Dalle montagne innevate dell’Everest alle foreste dell’Amazzonia, dalle strade di Roma alle segrete della navicella madre, infine la loro strada sarà posta davanti a un bivio dal quale non è possibile fuggire.
I misteri e le verità nascoste lasciate in sospeso nel primo volume saranno svelati?
Appassionante e travolgente, questo secondo capitolo della trilogia ci farà conoscere gli aspetti più profondi dei protagonisti, mettendo in luce desideri e sentimenti sempre più forti. Una miscela di avventura e romanticismo che stupirà il lettore per la sua carica di dolcezza e adrenalina, immergendolo in un mondo tanto fantastico quanto reale.

L'autrice
Virginia Rainbow è un’autrice che scrive fin da bambina, creando storie piene di immaginazione e sentimento. Ora passa il suo tempo tra il lavoro e la sua passione per la scrittura. Adora leggere, fare passeggiate in montagna e guardare i cartoni della Walt Disney. Il suo romanzo di esordio è “The black mask”; segue “Flamefrost Due cuori in gioco”, primo capitolo della trilogia Flamefrost.

mercoledì 3 settembre 2014

Segnalazione di "La leggendaria guerriera" di Aurora Ballarin


Oggi vi presento ancora due libri, facenti parte di una trilogia, La leggendaria guerriera.
Questa volta a contattarmi è stata direttamente l'autrice, Aurora Ballarin.

Entrambi gli ebook sono disponibili presso i principale store online



Titolo: La Leggendaria Guerriera: Rinascita di una dea 
(primo volume della trilogia)
Editore: Self-publishing
Prezzo ebook: 1,49 € 
Prezzo cartaceo: 22,50 € 
Pagine: 476 

Sinossi:
Venezia 1896. 
Ainwen Carnelio, giovane rampolla di una delle famiglie più in vista della città, non ha mai capito la ragione del suo strano aspetto. 
Cresciuta da un ammiraglio, che l'ha addestrata all'arte della spada fin da bambina e da una madre insolitamente attenta a farle apprendere la magia, la giovane passa le sue giornate divisa tra due realtà: quella diurna, la vita apparentemente normale di una ragazza della sua età; e quella notturna tra duelli, visioni di cui non conosce il significato e incubi che infestano le sue notti. 
Tutto evolve all'improvviso il giorno in cui conosce il nuovo istitutore, Barahir. Un uomo enigmatico, di una bellezza unica e fin troppo interessato a lei. 
Con il suo arrivo le visioni aumentano, facendosi via via più terrificanti. 
Ogni volta che i loro sguardi si incrociano è come se lei vivesse l'esistenza di un'altra persona. 
La mente viene travolta da ricordi non suoi e perfino la vita arriva quasi a non appartenerle più, confondendosi con quella di un'altra donna di cui a malapena conosce il nome. 
Fino a quando, spossata nell'animo e nelle carni decide di voler sbrogliare la matassa dei misteri di tutta una vita. 
Solo un nome dalla sua parte. Un unico fievole indizio a ricollegare ogni sua visione: Urwen. 
Il nome della dea degli elfi. 
Il nome della donna che, cinquecento anni prima salvò il mondo dall'apocalisse... 
Questa ricerca la porterà a riscoprire il suo passato e un destino dannato, da cui non potrà scappare. Una guerra spietata l’attende alle porte del suo domani. 
Una battaglia insensata e crudele da cui dipenderà non solo la sua salvezza ma anche il destino di chi ama e del mondo che Urwen, prima di lei, era stata chiamata a proteggere. 
Vecchi legami la richiameranno all’esistenza che ancora in fasce aveva gettato alle spalle e dalle stesse ceneri del dolore che comporterà la conoscenza del futuro che l’attende, dovrà ricostruire non solo un mondo, evitandone la fine, ma anche e soprattutto la sua stessa vita… 



Titolo: La Leggendaria Guerriera: I guardiani dell'adhandel 
(secondo volume della trilogia)
EditoreSelf-publishing
Prezzo ebook: 1,49 €
Prezzo cartaceo: presto disponibile
Pagine: 375

Sinossi:
Anno 1898. 
La missione di Ainwen è ormai chiara: Morwen e Firion devono morire! 
Ma così come è chiaro questo, altrettanto lampante e tangibile è il fatto che la sua malattia stia evolvendo fin troppo rapidamente. 
Il tempo stringe e i nemici, ben lungi dal restare fermi ad attendere le mosse sue e dei guardiani, attaccano l'adhandel colpendola nel modo più subdolo e vile in cui si possa colpire una persona. 
Il loro obbiettivo è quello di distruggere la reincarnazione della dea e ricostruire il mondo a loro immagine. 
Un mondo di lacrime e sangue... 
Solo Ainwen può evitare questo infausto futuro; ma il prezzo delle sue scelte sarà alto...molto più alto di quanto lei si possa aspettare... 

Link booktrailer e intervista alla finale del concorso letterario "Casa Sanremo Writers 2014" 
https://www.youtube.com/watch?v=H6R2nR_hziU 
https://www.youtube.com/watch?v=53psPmJZtWo



L'autrice
Aurora Ballarin è nata a Venezia il 7 aprile del 1988. 
È la prima di tre fratelli.
Dopo aver studiato biologia, si è dedicata a tempo pieno alla sua grande passione: la scrittura.
Quando non scrive, ama leggere e ascoltare musica, perlopiù straniera.
Questo libro, nato proprio tra i banchi di scuola, è il suo romanzo d'esordio.
Un fantasy ambientato in parte in una misteriosa Venezia di fine 1800 che coniuga magia e realtà, guerra e amore.
Sullo sfondo di una città appena uscita dai fasti dei tempi in cui era nota come la Serenissima, si dipaneranno le gesta di uomini ed eroi, di demoni e salvatori, il tutto in un periodo di crisi, anticipo di due guerre che in un secolo hanno segnato la nostra realtà. 

Blog dedicato alla saga:  http://occhiodelladeadeglielfi.blogspot.it/ 
Pagina facebook:  https://www.facebook.com/occhiodelladeadeglielfi?ref=hl&ref_type=bookmark
Profilo Twitter: https://twitter.com/Ainwen88
Profilo Facebook: https://www.facebook.com/aurora.ballarin.1
Profilo Google+:https://plus.google.com/u/0/102912498572582886786/posts

martedì 2 settembre 2014

Presentazione: "Il cuore di Quetzal" di Gianluca Malato - Nativi Digitali Edizioni

Uscirà domani il nuovo ebook di Nativi Digitali Edizioni.
Di seguito le informazioni

TRAMA: Baltak è un mercenario freddo e riservato, che vaga per le terre di Midgard accettando i lavori più pericolosi e cruenti. Una missione in particolare, la ricerca del dio Quetzal, la cui scomparsa sta causando una guerra tra umani e giganti, lo porta sulle tracce della Terra delle Nebbie, dominata dal malvagio Loki e dal suo seguace Regas. L’avventura di Baltak, tra scontri di magia, indagini, tradimenti e trappole, rivelerà progressivamente il mistero dietro il cupo mercenario: perché padroneggia le rune, poteri tipici dei druidi, e di chi è la voce di tenebra che lo accompagna e lo tormenta continuamente?

Ancora Il Cuore di Quetzal, romanzo fantasy con sfumature sword and sorcery di Gianluca Malato, autore de Il Golem, raccoglie a piene mani personaggi, suggestioni e tematiche dei miti nordici per raccontare da una parte una storia di guerra, complotti e macchinazioni, tra dei e uomini, tra sete di potere e virtù, e dall’altra quella di Baltak, un antieroe che cela dietro la sua immagine burbera e scontrosa un terribile dramma e un disperato desiderio di vendetta. Quale sarà il destino del cuore di Quetzal e del mercenario?

Per maggiori informazioni, acquistare il romanzo, scaricare un estratto gratuito potete andare qui

L'AUTORE: Gianluca Malato è nato a Erice nel 1986. Scrive per diletto sin dall’età di 16 anni, scrivendo
romanzi brevi e racconti di genere fantastico pubblicati in vari siti Internet specializzati.
Nel 2008 entra a far parte della redazione del giornale online Fantascienza.com, per il quale scrive notizie sul mondo del cinema e articoli di divulgazione scientifica. Ha inoltre collaborato come redattore con il portale Silenzio-In-Sala.com, con la rivista Fantasy Magazine e con il blog Ossblog.it.
Trasferitosi a Roma, si laurea in Fisica Teorica con indirizzo Meccanica Statistica dei Sistemi Complessi presso l’Università “La Sapienza”, trovando successivamente lavoro nel settore informatico.
Nel 2014 ripropone il suo primo romanzo, Il Golem, in una seconda edizione pubblicata con la formula del self-publishing. Nello stesso anno la rivista Fantasy Magazine pubblica il suo racconto di genere sword and sorcery Razziatori di tombe, ambientato nello stesso contesto fantasy del romanzo Il cuore di Quetzal, sempre del 2014 ed edito da Nativi Digitali Edizioni.

http://www.gianlucamalato.it: www.gianlucamalato.it

Indirizzo e-mail: gianluca@gianlucamalato.it



 

lunedì 25 agosto 2014

Recensione: "Ragazze di campagna" - Edna O'Brien

TRAMA (da qlibri):  La timida e romantica Caithleen sogna l'amore, mentre la sua amica Babà, sfrontata e disinibita, è ansiosa di vivere liberamente ogni esperienza che la vita può regalare a una giovane donna. Quando l'orizzonte del loro piccolo villaggio, nella cattolicissima campagna irlandese, si fa troppo angusto, decidono di lasciare il collegio di suore in cui vivono per scappare nella grande città, in cerca d'amore ed emozioni. Nonostante siano fermamente decise a sfidare insieme il mondo, le loro vite prenderanno però vie del tutto inaspettate e ciascuna dovrà imparare a scegliere da sola il proprio destino. "Ragazze di campagna" venne scritto in soli tre mesi e inviato a un editore, il quale ricevette da un celebre scrittore suo consulente questo giudizio: "Avrei voluto scriverlo io". Alla sua pubblicazione, avvenuta nel 1960, l'esordio narrativo di Edna O'Brien, fortemente autobiografico,suscitò reazioni di sdegno e condanna che andarono ben oltre le intenzioni di una sconosciuta autrice poco più che ventenne: il libro fu bruciato sul sagrato delle chiese e messo all'indice per aver raccontato, per la prima volta con sincerità e in maniera esplicita, il desiderio di una nuova generazione di donne che rivendicava il diritto di poter vivere e parlare liberamente della propria sessualità.

Ho letto questo romanzo in un paio di sere, dopo aver finito La fiera della vanità, in merito al quale forse riuscirei solo a dire che mi è piaciuto tantissimo.
Lo stesso non si può dire, assolutamente, per Ragazze di campagna. Dopo circa 40 pagine avrei voluto abbandonarlo, e credo di averlo finito solo per forza di inerzia, oltre che per un antipaticissimo desiderio di scrivere che non mi era piaciuto. Arrivare al finale, per altro scontatissimo, è stata una liberazione.
Non fraintendetemi: il romanzo è scritto bene, e se inquadrato all'interno del contesto socio-culturale entro il quale è germinato acquista un senso ben preciso, ma per me questo non è sufficiente. A me non è piaciuto per nulla, purtroppo.
In primo luogo mi è parso noiosissimo, e credo di averlo finito solo perché è veramente breve. La descrizione dell'ambiente socioculturale in cui le due ragazze vivono è molto ben fatta, non è difficile immaginare quei luoghi e soprattutto percepirne l'estrema povertà, il degrado. Quello che manca, secondo me, è l'approfondimento psicologico. Il rapporto tra le due amiche è sicuramente complesso, ci deve essere qualcosa alla base della crudeltà con cui Baba tratta Caithleen ma... cosa? Non si capisce per quale motivo Baba la insulti e la tiranneggi sempre, non c'è niente che spiega i motivi di questo rapporto di interdipendenza e insieme amore/odio. E anche la mezza relazione tra Caithleen e l'anziano vicino di casa è appena tratteggiata, sicuramente possiamo parlare di complesso di Edipo non risolto ma l'autrice non ci dice molto di più. Probabilmente per l'epoca era scandalosa, ai miei occhi è solo, ed inutilmente, morbosa e torbida.

Insomma, sconsigliato.