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mercoledì 9 luglio 2014

A proposito di... "Sonata a Kreutzer" - L. Tolstoj

Sonata a Kreutzer è stato l'ultimo libro letto per intero prima di laurearmi, quindi penso basterà questo a farlo entrare a pieno diritto nell'Olimpo degli "indimenticabili".

Con Tolstoj avevo un conto aperto da diversi anni: per tre volte ho provato a leggere Anna Karenina, e per tre volte ho mollato la presa circa a pagina 200. Recentemente, su uno dei gruppi Facebook dedicati alla lettura di cui faccio parte, è stata postata una bella recensione di questo racconto - romanzo breve.
Sarò sincera: mi sono lasciata attirare proprio dallo scarso numero di pagine. Volevo riprovare ad avvicinarmi all'autore senza impegnarmi in maniera eccessiva: quando si legge un romanzo breve, è più facile affrontare le parti complesse, o noiose, o che non ci interessano. Se invece il romanzo è molto lungo, ci si scoraggia più facilmente. Per questo ho abbandonato Viaggio al termine della notte: pur piacendomi, era una lettura troppo complicata e inadatta a questo momento, e l'idea di dover proseguire ancora per 400 pagine a quel ritmo mi era insostenibile.

Con Sonata a Kreutzer non ho avuto nessuna difficoltà, nessun tentennamento, anzi. Sono andata avanti con piacere (sul Kindle nuovo!) per due sere di seguito. Credo che la trama sia nota a tutti (altrimenti c'è wikipedia, oggi sono pigra): per quanto, sicuramente, le tesi sostenute da Tolstoj sull'amore / sesso siano discutibili e oggi inaccettabili, il racconto offre tantissimi spunti di riflessione.
Le osservazioni di Tolstoj sulle difficoltà del rapporto coniugale, le parole con cui Pozdnyšev racconta i litigi con la moglie e soprattutto la difficoltà a comunicare sono, a mio parere, estremamente attuali.
E' facilissimo (per chi ha vissuto situazioni conflittuali? per tutti?) vedere quello che Pozdnyšev sta descrivendo, sentire la sua frustrazione, comprendere il suo stato d'animo.

Fantastica l'ambientazione, il treno silenzioso, nella notte, in cui Pozdnyšev lascia fluire le parole, racconta la sua disgrazia, l'omicidio, che solo alla fine appare come colpa e non come ineluttabile. 

Dopo l'ultima pagina della Postilla di Sonata a Kreutzer, ho scaricato subito pressoché tutti i romanzi brevi di Tolstoj: ora sto leggendo Felicità familiare. Arriverà il momento di Guerra e Pace?.

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