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mercoledì 16 aprile 2014

Recensione: "Una vita da sfollati" - Silvestra Sorbera

SINOSSI: Vita da sfollati è la storia di una vita intera, quella di Biagio 
Mita. Una storia d’amore che inizia con un lutto e si dipana verso il 
passato. 
Come un treno che corre veloce sui binari del passato e del presente, binari 
che idealmente si uniranno come le vite dei protagonisti.
Storie d’amore e di guerra in una Sicilia arida dove il sole cocente e gli 
stenti sono la quotidianità. Fanno da sfondo lo sbarco alleato, la paura di 
partire soldato, la fame e poi ancora la ripresa italiana, la televisione e 
il 
boom economico. 
Filo conduttore della storia la famiglia con i suoi alti e bassi privati e 
nazionali. 

Giusto pochi giorni fa avevo presentato velocemente il racconto di Silvestra Sorbera, che ho letto oggi dopo pranzo. Non sono solita leggere racconti e non li amo particolarmente: ho bisogno di tempo per immergermi nella storia, devo inquadrare bene i personaggi, formarmi un'opinione...Tutto questo purtroppo con un racconto non è possibile, e mi ritrovo sempre con un senso di vuoto. 
Il racconto in questione è scorrevole e ben scritto, anche se vorrei fare un piccolo appunto: l'uso del pronome "lui" come soggetto è ormai entrato a far parte della lingua corrente, ma non è corretto. Al di là di questo, ho avuto come l'impressione di assistere alla storia dall'esterno: mi è sembrato di leggere la sinossi di un libro. Sarebbe bello se l'autrice sviluppasse l'argomento in un testo un po' più lungo, dal momento che il soggetto è interessante. 

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