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giovedì 8 gennaio 2015

Recensione: "Mamme nel deserto (Ma come ci siamo finite in Kuwait?)" - Drusilla Galelli, Mimma Zizzo

SINOSSI (da Carsa Edizioni): Mamme nel deserto è un diario a due voci che racconta con freschezza, semplicità, entusiasmo e candore come due giovani mamme italiane, in Kuwait a seguito dei loro mariti, guadagnino giorno per giorno, attraverso i piccoli accadimenti quotidiani il più delle volte privi di ogni crisma di eccezionalità, una dimensione di partecipazione cosmopolita al vivere. Il superamento della iniziale solitudine di chi è per la prima volta all’estero, in una rete di rapporti fatto di lingue, nazionalità, razze, storie individuali tutte diverse, con la scoperta che sono tutte interessanti, tutte accessibili, tutte in fondo prossime; le difficoltà, ma anche le opportunità umane, nei rapporti col difficile mondo arabo; i bimbi che crescono in una folle ma stimolante babele di lingue…
Tutto è vero, tutto è narrato con semplice gaia confidenza; c’è una condivisione della quotidianità così sincera, che alla fine Drusilla e Mimma divengono davvero le nostre care amiche in Kuwait, e una volta finito il libro, pensiamo: “La prima volta che tornano in Italia, vado a trovarle! Non vedo l’ora di rivederle…”.

Poco prima di trasferirmi in Germania, mi sono unita a diversi gruppi Facebook di italiani sparsi per il mondo: il più interessante è sicuramente quello in cui sono raccolti i post che gli expat pubblicano quasi giornalmente sui loro blog. Mi sono imbattuta quasi per caso nel blog di Mimma e Drusilla, Mamme del deserto, nel quale raccontano la loro vita in Kuwait, paese arabo che - mi vergogno a dirlo - ho dovuto cercare sulla cartina. Attualmente, Drusilla si trova in Italia, in attesa di partire per seguire il marito nella sua nuova destinazione, mentre Mimma è ancora in Kuwait.
Come credo sia facile immaginare, quando ho scoperto che Mamme nel deserto non era solo un blog ma anche un libro mi sono affrettata a procurarmelo: sia perché, non lo nascondo, mi faceva piacere l'idea di poter dare a Mimma e Drusilla, che mi stanno simpaticissime, un po' di spazio sul mio blog, sia perché avevo bisogno di confrontarmi con una situazione simile - anche se le differenze, sia chiaro, sono tante, prime fra tutte il fatto che non ho figli e non sono nel deserto - alla mia.
Mimma e Drusilla sono "finite" in Kuwait per seguire i loro mariti, portando con sé i loro bambini piccoli.
All'interno del libro sono raccontate le loro giornate, a partire dal loro arrivo in Kuwait: alcune situazioni mi hanno ricordato le mie prime giornate a Schweinfurt, e mi sono commossa. A questa prima fase di "ambientamento" segue il loro tentativo di integrazione, non tanto tra i Kuwaitiani quanto tra gli altri expat, provenienti da tutto il mondo. Si tratta di un romanzo a quattro mani, Mimma e Drusilla si alternano nel raccontare le loro esperienze: dopo pochi capitoli capiamo subito chi sta scrivendo, impariamo a riconoscere le due donne dai loro pensieri, dal loro modo di rapportarci agli eventi. I due modi di scrivere sono diversi ma in un certo senso complementari, come credo siano complementari queste due donne che hanno stretto un'amicizia così forte lontano da casa. A me è venuto spontaneo identificarmi con Drusilla, e come lei sento il bisogno di conoscere una Mimma che mi aiuti ad uscire dal guscio.
Questo libro non parla solo di Kuwait, e del vivere all'estero: parla dell'amicizia tra donne, delle tipologie di donne che si possono incontrare, e devo ammettere che più di una volta Mimma mi ha fatto scoppiare a ridere.
Ho apprezzato le descrizioni dei momenti in cui era palpabile la solidarietà tra italiani, e quell'orgoglio nazionale che a casa viene, per un motivo o per l'altro, seppellito, e che all'estero salta fuori con prepotenza e commozione: credo sia qualcosa su cui tutti dobbiamo riflettere.

Mimma e Drusilla hanno lasciato i rispettivi impieghi, hanno seguito i loro mariti dall'altra parte del mondo, dove per loro è difficile, se non impossibile, lavorare: ho letto qua e là, e ne troviamo traccia anche nelle pagine di Mamme nel deserto, critiche alla loro decisione. Non è questa la sede per aprire un discorso sulla condizione della donna nel XXI secolo, discorso che per altro non dovrebbe essere più necessario affrontare: penso solo che prima di giudicare si dovrebbe provare, almeno un giorno, a vivere nei panni degli altri, mettendo da parte il maligno desiderio di giudicare il nostro prossimo per sentirci migliori.

Mamme nel deserto è scritto da due donne con la passione per la scrittura: qua e là, sono visibili alcune imprecisioni o ingenuità. Eppure, non mi hanno mai infastidita. Perché il bello di questo libro è la leggerezza con cui Mimma e Drusilla si pongono: non si prendono troppo sul serio come "scrittrici", ma vogliono semplicemente raccontarsi. E credo che oggi, in quest'epoca contraddistinta da una grande mobilità, il loro racconto possa interessare a molti.
E davvero, come si legge nell'ultima pagina della presentazione di Mamme nel deserto, viene voglia di conoscere Mimma e Drusilla, a cui sentiamo di voler già bene.

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