TRAMA (da ibs.it): A ventisei anni, Louisa Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell'autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione. A trentacinque anni, Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un'esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti. E nessuno dei due sa che sta per cambiare l'altro per sempre. "Io prima di te" è la storia di un incontro. L'incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un mondo piccolo, sicuro, senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha conosciuto successo, la ricchezza e la felicità, e all'improvviso li ha visti dissolversi, ritrovandosi inchiodato su una sedia a rotelle. Due persone profondamente diverse, che imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stesse, insegnando l'una all'altra a mettersi in gioco. |
Divorato in un pomeriggio, tre ore, in un crescendo di ansia, commozione, curiosità. Uno dei più belli letti nel 2013, anche se all’inizio la storia mi pareva troppo vicina a
Quasi amici.
Romantico, dolce, delicato. Ben scritto, scorrevole. Mai scontato. Commovente ma non patetico: non ho mai pianto, anche se l’angoscia e la malinconia mi serravano la gola. Perché i toni sono sempre sommessi, dolci, pacati, mai esagerati, mai carichi.
I personaggi sono tutti ben tratteggiati, quelli simpatici come quelli odiosi. Figure complete, da apprezzare o disprezzare.
Il tema trattato… beh, è impegnativo, molto. L’autrice non ci offre una chiave di lettura univoca, non traspare il suo parere. Dobbiamo decidere noi da che parte stare, cosa pensare, di fronte a quello che può diventare il dilemma della vita.
E il libro si chiude con una straordinaria immagine di pace, di quelle che solo l’amore sa dare.
(Post pubblicato, in origine, qui)