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venerdì 30 agosto 2013

Recensione – “La verità sul caso Harry Quebert”

TRAMA (da qlibri): Estate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non danno alcun esito. Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe consegnare al suo editore. Ma qualcosa di imprevisto accade nella sua vita: il suo amico e professore universitario Harry Quebert, uno degli scrittori più stimati d'America, viene accusato di avere ucciso la giovane Nola Kellergan. Il cadavere della ragazza viene infatti ritrovato nel giardino della villa dello scrittore, a Goose Cove, poco fuori Aurora, sulle rive dell'oceano. Convinto dell'innocenza di Harry Quebert, Marcus Goldman abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Marcus, dopo oltre trent’anni deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola Kellergan? E, naturalmente, deve scrivere un romanzo di grande successo.
Ovviamente, non potevo esimermi dallo scrivere qualche riga sul libro dell’estate, La verità sul caso Harry Quebert. L’ho divorato in pochi giorni, procurandomi tanta confusione e un po’ di mal di testa. Eh sì, questa non sarà una recensione positiva.
All’inizio, la storia comincia bene. Scorre fluida, in alcuni tratti fa sorridere, in altri proprio ridere. Ma dalla metà in avanti (o forse addirittura prima), si ha un crollo totale. Inizia un’affannosa ricerca di un modo per sciogliere il mistero, passando da un colpevole all’altro, arrivando a una conclusione a parer mio non solo deludente, ma anche non particolarmente convincente.
Inoltre, non credo si possa definire il romanzo particolarmente originale. La ragazzina pazza ricorda un po’, senza poterla assolutamente eguagliare, la Carrie di Stephen King, e il giovane deforme e problematico ricorda un po’ Julian Carax dell’Ombra del Vento.

(Post pubblicato, in origine, qui)